Ruzzo, un bando pubblico per scegliere l'amministratore

TERAMO- Così come era stato pronosticato, non è uscito dall’assemblea odierna il nuovo assetto del Cda del Ruzzo, ma dei paletti sono stati fissati: la nuova governance sarà composta da un amministratore delegato che verrà individuato attraverso un bando e da due funzionari pubblici che verrano individuati all’interno dei Comuni soci. E’ questa in sintesi la strada delineata questa mattina (con 21 voti favorevoli) al Ruzzo dai sindaci dei 36 comuni soci riuniti per trovare un accordo sulla governace che dovrà traghettare l’acquedotto fuori dall’empasse e per ricevere le proposte formulate dal Cda uscente di riduzione della spesa: 11milioni di euro in 4 anni. Durante la seduta i sindaci si sono impegnati a fornire garanzie sul personale che non trova copertura nelle attuali tariffe, e si è convenuto di ricollocare l’azienda sotto l’alveo di controllo dell’Ato. Il centrodestra sarebbe apparso diviso, secondo il sindaco di Giulianova Mastromauro, tanto che qualcuno avrebbe invocato la privatizzazione e anche tagli al personale. "Gravissimo" ha commentato Mastromauro che invece è apparso soddisfatto per la compattezza del centrosinistra e la scelta di pubblicare un bando pubblico. "Era quello che avevavmo chiesto un anno fa, quando fummo inascoltati". "Intanto si è dato il via libera agli uffici amministrativi per la preparazione della bozza del bando attraverso cui nominare l’amministratore delegato. "Sceglieremo il migliore curruculum e la persona che dimostrerà di avere la giusta preparazione per un incarico così delicato – ha ribadito il sindaco Maurizio Brucchi – non ho dubbi che sapremo trovare sintesi politica necessaria tra centrodestra e centrosinistra per arrivare a metà giugno con un nuovo Cda". Dunque lo slittamento odierno non prefigura, secondo il sindaco Brucchi, una fase di stallo, ma un tassello ulteriore per arrivare a una guida condivisa dell’azienda. "Va considerato che questa settimana ci sono le elzioni amministrative e nell’assemblea avremo 4 nuovi sindaci. Una percentuale importante di cui tener conto -ha commentato Brucchi – visto che è giusto che tutti gli amministratori abbiano la possibilità di esprimersi e di concorrere alla composizione del nuovo assetto". "Il lavoro per riportare il Ruzzo nei binari comincia oggi – ha invece commentato il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio -. Non posso che essere felice per come le forze politiche e i sindaci hanno deciso di affrontare uno dei momenti più delicati della storia della società, e hanno deciso di usare la responsabilità mettendo da parte le polemiche politiche . Si apre una fase nuova, da cui nessuno potrà più tirarsi indietro. I sindaci hanno convenuto che l’acqua dovrà rimanere pubblica, che la società rimarrà a Teramo, e che dovrà essere stilato un serio piano industriale che sappia rispondere al meglio alle preoccupazione dei dipendenti e dei precari. Insomma, si cambia come avevamo chiesto, perché questa è l’unica cosa che serve davvero al Ruzzo”.